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EMO Hannover 2025: l’innovazione al cuore della produzione del futuro



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EMO Hannover 2025 (22-26 settembre) sarà l’appuntamento di riferimento di quest’anno per l’innovazione nella lavorazione dei metalli. In fiera saranno centrali temi come la Digitalizzazione (con un focus sull’IA), la Sostenibilità e l’Automazione, affiancati da aree tematiche speciali come Additive Manufacturing, AI & Digitalization, Cobot e Sustainability Area.

Pubblicato il 5 giu 2025



Flaggen EMO 2023, Außengelände



L’EMO World Tour, in vista dell’edizione 2025 della fiera leader mondiale per le tecnologie della lavorazione dei metalli, ha fatto tappa a Milano, offrendo anticipazioni e approfondimenti sull’evento in programma dal 22 al 26 settembre 2025 ad Hannover. Un appuntamento che si preannuncia, ancora una volta, come punto di riferimento per l’innovazione nel manifatturiero.

Il motto “Innovate Manufacturing”

Dal 22 al 26 settembre 2025, Hannover tornerà ad essere il palcoscenico globale per le tecnologie della lavorazione dei metalli con EMO Hannover. L’edizione 2025 della fiera, il cui motto è “Innovate Manufacturing“, si conferma come la principale piattaforma espositiva per un settore in continua e rapida evoluzione. Durante l’incontro milanese, Markus Heering, direttore esecutivo di VDW (l’associazione dei costruttori tedeschi di macchine utensili e organizzatore di EMO Hannover), e Michael Rose, responsabile protocollo e corporate events di Deutsche Messe AG, hanno illustrato le peculiarità e i temi portanti della manifestazione.

Le tre “I” che definiscono EMO Hannover

Secondo Heering, l’essenza e il successo duraturo di EMO Hannover poggiano su tre pilastri fondamentali, le “tre I“: Innovazione, Internazionalità e Ispirazione.

L’Innovazione è nel DNA della fiera. Storicamente, ha sottolineato Heering, tutte le principali novità che hanno caratterizzato gli ultimi decenni nel campo delle macchine utensili, dalla tecnologia CNC fino all’avvento di Industria 4.0, sono state presentate per la prima volta proprio a EMO. La manifestazione offre una panoramica completa dell’intera catena del valore della lavorazione dei metalli, permettendo ai visitatori di scoprire le soluzioni più avanzate.

L’Internazionalità è un altro tratto distintivo. Nell’edizione 2023, EMO ha accolto espositori da circa cinquanta nazioni e visitatori da centocinquanta paesi. Questa vocazione globale, ha precisato Heering, la differenzia nettamente da altre fiere di settore che tendono a concentrarsi maggiormente sui rispettivi mercati interni. EMO si rivolge invece ai mercati internazionali sia dal lato dell’offerta sia da quello della domanda.

Infine, l’Ispirazione. L’incontro tra professionisti, aziende e ricercatori provenienti da ogni angolo del pianeta genera un ambiente fertile per la nascita di nuove idee, collaborazioni e intuizioni. Come ha aggiunto Rose, la fiera è un luogo dove la “serendipity“, l’incontro fortuito con una soluzione o un partner inaspettato, può cambiare le prospettive e accelerare i processi di innovazione.

I temi principali dell’edizione 2025

L’edizione 2025 di EMO Hannover si concentrerà sui temi che stanno ridisegnando il panorama manifatturiero globale, incardinati in quello che Heering ha definito il “triangolo dell’innovazione“: Digitalizzazione, Sostenibilità e Automazione.

La Digitalizzazione, già protagonista da diversi anni, vedrà un’ulteriore accelerazione con l’impatto crescente dell’Intelligenza Artificiale. Heering ha descritto l’IA come un vero e proprio “gamechanger” per l’industria delle macchine utensili, con un potenziale di trasformazione ancora più rapido e profondo rispetto a quanto visto con Industria 4.0.

La Sostenibilità è diventata una priorità ineludibile, spinta sia dalle normative nazionali ed europee sia da una crescente consapevolezza e richiesta da parte del mercato. Le aziende cercano soluzioni che riducano l’impatto ambientale, ottimizzino l’uso delle risorse e migliorino l’efficienza energetica. VDW, ha ricordato Heering, ha sviluppato una direttiva per calcolare l’impronta di CO2 delle macchine utensili, con l’obiettivo di arrivare a una standardizzazione internazionale tramite un progetto ISO.

L’Automazione continua la sua marcia, con una domanda sempre più forte di processi produttivi autonomi, capaci di operare con minimi interventi umani e di garantire elevati standard di efficienza e flessibilità.

Le aree speciali

Per dare ulteriore risalto a queste direttrici di sviluppo, EMO Hannover 2025 ospiterà anche specifiche aree tematiche, che offriranno ai visitatori percorsi mirati per esplorare le innovazioni più rilevanti in ambiti tecnologici di cruciale importanza. Tra queste figureranno l’Additive Manufacturing Area, dedicata alle ultime frontiere della produzione additiva; l’AI + Digitalization Area, per approfondire le applicazioni dell’intelligenza artificiale e delle soluzioni digitali avanzate; la Cobot Area, focalizzata sulla robotica collaborativa e le sue integrazioni nei processi produttivi; e la Sustainability Area, che presenterà tecnologie e approcci per una produzione più verde e responsabile.

Perché partecipare: oltre l’esposizione

Michael Rose ha offerto molteplici ragioni per cui EMO Hannover rappresenta un appuntamento difficilmente sostituibile per le imprese che cercano ispirazione per le loro innovazioni o anche opportunità di networking. Nonostante l’avvento del digitale, il contatto personale e la fiducia che scaturisce da una visita a una fiera rimangono insostituibili, specialmente quando si tratta di soluzioni tecnologiche complesse e ad alto valore. Le fiere, ha affermato Rose, “fanno incontrare le persone affinché possa nascere questo contatto personale, affinché possa nascere la fiducia”.

EMO è il luogo dove si stringono partnership e si avviano relazioni commerciali durature. Rose ha citato esempi emblematici di come le fiere possano fungere da catalizzatore: il caso di Foxconn che, alla ricerca di tecnologie per la produzione dell’iPhone, inviò una delegazione imponente ad Hannover Messe, o quello di Tesla, i cui cerchioni per lo stabilimento vicino Berlino sono forniti da un espositore contattato durante una fiera. Ha anche ricordato gli inizi di Jack Ma e Alibaba, che utilizzarono Hannover Messe per presentare la loro piattaforma all’Europa.

Le fiere, inoltre, rendono visibili e tangibili le nuove tendenze tecnologiche, come l’idrogeno, l’economia circolare o le tecnologie quantistiche, e favoriscono la creazione di nuovi ecosistemi e catene del valore. Patrizia Ghiringhelli, CEO dell’omonima azienda costruttrice di rettificatrici e vicepresidente di UCIMU-Sistemi per Produrre, ha portato la testimonianza di un’impresa che espone a EMO fin dalla sua prima edizione di Parigi nel 1975, confermando come la manifestazione sia sempre stata un’opportunità irrinunciabile per generare contatti e opportunità di business a livello internazionale.

Infine, Rose ha sottolineato il segnale politico intrinseco alle grandi fiere internazionali: esse rappresentano un manifesto per i mercati aperti, per la collaborazione e per società democratiche che cercano il confronto leale.

Hannover: una sede strategica

La scelta di Hannover come sede di EMO non è casuale. La città, come illustrato da Rose, offre infrastrutture di prim’ordine: un aeroporto internazionale, un importante snodo autostradale e ferroviario e collegamenti aerei diretti con centri nevralgici come Milano. Deutsche Messe AG, gestore del quartiere fieristico, vanta un’esperienza consolidata e uno dei più grandi e moderni spazi espositivi al mondo, con 400.000 metri quadrati di padiglioni.

L’appuntamento è dunque fissato per settembre 2025, per un’edizione di EMO Hannover che si preannuncia densa di contenuti e opportunità per tutti gli attori dell’industria manifatturiera globale, chiamati a interpretare e governare un’epoca di trasformazioni senza precedenti.


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